La visita inizia con la sala Diacinto Cestoni, dedicata al famoso “SPEZIALE” del ’600 cui è intitolata la struttura e che compì numerosi e interessanti studi di carattere scientifico, con e senza l’ausilio del microscopio, applicando il metodo di indagine sperimentale e scoprendo per primo l’appartenenza dei coralli e delle spugne al mondo animale.
un vero e proprio viaggio alla scoperta della biodiversità del Mar Mediterraneo, dei suoi colori e delle sue variegate forme di vita ammirabili con due gruppi di vasche espositive tematizzate: "I piccoli habitat costieri del Mediterraneo" ed "I fondali del Mediterraneo". Al termine della sala inoltre, un’unica grande vasca dedicata la tema della ricerca. Nello specifico, l’Acquario di Livorno collabora oggi con l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) e con il Centro Interuniversitario di Biologia Marina (C.I.B.M.) in un progetto di monitoraggio della qualità delle acque marine utilizzando i ricci della specie Paracentrotus lividus. In questa sala è possibile leggere i pannelli espositivi in cui recuperare le informazioni relative al Punto Informativo dell'Osservatorio Toscano per la Biodiversità.
I piccoli habitat costieri del Mediterraneo
Una “raccolta” di vasche dove sono esposti alcuni degli ospiti delle varie nicchie ecologiche della costa, ma anche organismi difficilmente visibili perché abituati alle grandi profondità. Oltre alla comune aragosta (Palinurus elephas), è possibile vedere da vicino in queste vasche il gamberetto Lysmata, di un rosso intenso e le temibili stele carnivore, come la grande Stella Martasteria (Marthasterias glacialis) o le voracissime Stelle spinose (Coscinasteria tenuispina). I granchi blu (Callinestes sapidus)
I fondali del Mediterreneo
In questa sezione di vasche, i visitatori potranno vedere alcuni degli esemplari più singolari che popolano i fondali: dai Ricci matita (Stylocidaris affinis) alla Tromba di Nettuno (Charonia lampas), i pesci cardinali (Apogon imberbis) e la cicala di mare o magnosa (Scyllarides latus)
La vasca della ricerca
In virtù della collaborazione con l'Istituto Superiore per la Ricerca (I.S.P.R.A.) e con il Centro Interuniversitario di Biologia Marina (C.I.B.M.) l’Acquario di Livorno dedica una vasca al progetto di monitoraggio della qualità delle acque marine utilizzando le larve dei ricci della specie Paracentrotus lividus. Sia il C.I.B.M. che la Sezione di Livorno dell’ISPRA sono impegnati nello studio degli effetti degli inquinanti rilasciati in mare e che possono danneggiare l'ecostitema marino.