Meduse

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Medusa Quadrifoglio

Il visitatore può ammirare alcuni affascinanti esemplari di meduse, all’interno di due vasche espositive a forma di oblò dedicate alla scoperta di questi animali ed al grande problema dell'inquinamento da plastica.

L'Acquario di Livorno infatti vuole sensibilizzare il largo pubblico su questa tematica: le meduse vengono trasportate dalle correnti esattamente come i rifiuti in plastica, con cui possono essere confuse. Ogni anno moltissime tartarughe marine incorrono in questo errore! Occorre una gestione più consapevole di questi materiali. Questa vasca vuole proprio evidenziare e sensibilizzare il largo pubblico su questo tema che gli acquari di tutto il mondo stanno denunciando e combattendo con ogni mezzo.

Le meduse – tra i primi animali comparsi negli Oceani, oltre mezzo miliardo di anni fa - sono esemplari che da sempre affascinano ed incantano il grande pubblico. L’incontro con questi animali, con il loro lento movimento e “palpitare”, è uno spettacolo che offre immagini ed emozioni indimenticabili.

Si tratta di animali planctonici – in prevalenza marini. Il corpo, dalla particolare forma a campana, è detto ombrella ed è costituito per circa il 98% di acqua. All’interno contiene la mesoglea, una struttura gelatinosa che consente a questi animali un migliore galleggiamento.

Al di sotto dell’ombrella si trova una struttura più o meno allungata, detta manubrio, che termina con la bocca. Il corpo di questa specie può raggiungere in età adulta anche i 45-50 cm di diametro e diversi metri di lunghezza, grazie ai lunghi tentacoli che caratterizzano soprattutto le specie pelagiche.

Si contraddistinguono per la loro particolare forma, generalmente quella di un polipo rovesciato da cui partono tentacoli urticanti utilizzati sia per difesa sia per predare con cui paralizzano la preda.

Le meduse si nutrono per lo più di piccoli organismi planctonici, ma anche di uova, larve di pesci e crostacei commestibili e ciò causa – quando si verifica una loro esplosione demografica – anche danni al settore ittico.

I tentacoli si attivano quando sono toccate grazie ad un meccanorecettore ed estroflettono dei filamenti urticanti. Anche se non tutte le meduse sono urticanti, alcune - presenti soprattutto nelle aree del Sud-Est asiatico e Oceania e nel Golfo del Messico - sono particolarmente pericolose per l’uomo fino a causarne in alcuni casi anche la morte per shock anafilattico. Le specie normalmente presenti nel mediterraneo invece non sono mai così pericolose.

Lungo il percorso espositivo dell’Acquario di Livorno è possibile ammirare alcuni esemplari di medusa Quadrifoglio (Aurelia aurita) in due vasche espositive a loro dedicate, visibili subito dopo la vasca tattile delle razze.

La medusa Quadrifoglio appartiene al genere Aurelia. Si riconosce facilmente per la forma perfettamente sferica del suo ombrello, di un bianco diafano e trasparente, e dalla presenza sulla sua sommità di 4 strutture circolari dette gonadi che formano appunto una struttura dalla forma simile a quella di un quadrifoglio, da cui la specie prende il nome comune.

La medusa Quadrifoglio inoltre è dotata di sottili e corti tentacoli urticanti che scendono dal bordo dell'ombrello: ciò conferisce alla medusa un aspetto frastagliato. 

Dal centro dell'ombrello partono inoltre 4 braccia più spesse, che sono evidenti però soltanto negli individui più anziani.

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