Rettilario

Rettilario

La visita prosegue passando alla terra ferma al primo piano con uno spazio di circa 120 mq – disponibile dalla primavera 2016, dedicato ad insetti, anfibi e rettili.
Cambia l'ambientazione e cambiano i colori. Il blu degli abissi del piano terra lascia infatti il posto al verde delle foreste, dove questi animali vivono.

Le scenografie e le didascalie completano l'immersione ed il coinvolgimento nel percorso di visita, fornendo alcune informazioni utili per trasmettere al visitatore alcune conoscenze e sensibilizzarlo sulle tematiche ambientali.

Questa affascinante area è dedicata a tre gruppi di animali diversi quali gli insetti, gli anfibi ed i rettili, che sarà possibile ammirare nelle loro affascinanti forme e colorazioni diverse all’interno di terrari che riproducono il loro habitat. Tra i vari animali, sarà possibile vedere gli “invisibili” insetti stecco, la lumaca gigante africana, le colorate rane freccia oltre all’affascinante e mimetico camaleonte ed alcune testuggini ragno.

Dal 2018, è stato allestito al primo piano della struttura, nell’area dedicata agli insetti, anfibi e rettili un nuovo exhibit: un vero e proprio formicaio di formiche tagliafoglia.

Un exhibit davvero originale ed interessante, costituito da due principali teche – la “teca nido” e la “teca stoccaggio” – collegate da tubature in acrilico trasparente che attraversano l’intera sala ed all’interno delle quali si muovono le formiche tagliafoglia (Atta mexicana) sempre intente a trasportare le foglie che esse stesse tagliano.

La teca principale – posta all’ingresso del rettilario – ha la funzione di “teca nido” dove la colonia di formiche vive e svolge la maggior parte delle attività. La teca ha una superficie di circa 5mq per un volume di circa 340 lt occupati per la maggior parte da terreno nel quale le formiche stesse costruiscono i diversi spazi. Dai due lati della “teca nido” partono due tubature in acrilico trasparente che corrono in ambo i sensi l’intero percorso del rettilario ed all’interno delle quali si muovono le formiche.

In fondo alla stanza, la “teca di stoccaggio del cibo”: qui, le formiche prelevano la vegetazione che usano come fertilizzante e nutrimento per il fungo (di cui si cibano). Queste formiche infatti hanno imparato a coltivare questo fungo tramandandolo di madre regina a figlia regina come fosse una dote, per il benessere delle future colonie. Le foglie raccolte infatti vengono masticate dale operaie ottenendo un compost molle che viene utilizzato per costruire strutture spugnose che si trasformeranno nei substrati di coltura di questi funghi.

Il formicaio diviene oggetto di spunto per la realizzazione di attività didattiche ed educative che affrontano i temi della suddivisione del lavoro e dell’organizzazione sociale, dello sfruttamento e gestione delle risorse, la comunicazione e l’evoluzione della comunicazione sociale ed il rilevante ruolo sociale che questi insetti, apparentemente insignificanti hanno all’interno dei grandi ecosistemi tipici delle foreste tropicali.
 


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